Archivi del mese: ottobre 2012

I custodi della biblioteca

I custodi della biblioteca

Se il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio, se il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro, solo nella Biblioteca dei Morti si può trovare l’ultima verità. “È il momento di conoscere la verità e di scoprire il nostro destino” – Il silenzio in cui si sono suicidati gli scrivani di Vectis. Dopo aver compilato la sterminata Biblioteca che riporta il giorno di nascita e di morte di ogni uomo vissuto dall’VIII secolo in poi, la loro eredità è una data: il 9 febbraio 2027. Ma la giovane Clarissa non sa nulla di tutto ciò. Il suo unico pensiero è fuggire. Fuggire da quell’abbazia maledetta, per mettere in salvo il dono più prezioso che Dio le abbia mai concesso.

Il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro…

Il libro in cui è indicato il giorno del giudizio. Mentre il mondo s’interroga su cosa accadrà davvero il 9 febbraio 2027, alcune persone ricevono una cartolina sulla quale ci sono il disegno di una bara e una data: il giorno della loro morte. Proprio come all’inizio della straordinaria serie di eventi che avevano portato alla scoperta della Biblioteca dei Morti. C’è soltanto una differenza: tutte le «vittime» sono di origine cinese. È una provocazione? Un avvertimento?

L’ultima verità non è mai stata trovata…

Will Piper ha trovato la pace: sa che vivrà oltre il 9 febbraio 2027, e ha deciso di lasciarsi alle spalle l’enigma della Biblioteca di Vectis e la sua secolare scia di sangue. Almeno finché suo figlio non parte all’improvviso per l’Inghilterra e poi sparisce nel nulla. D’un tratto, per Will, ogni cosa torna a ruotare intorno all’origine della Biblioteca dei Morti. Lì dove tutto è cominciato. E dove tutto finirà.

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Il grande gioco

 

Grande affresco storico sul Grande Gioco, come lo chiamò Kipling, che impegnò inglesi e russi, per buona parte dell’Ottocento, in Afghanistan, in Iran e nelle steppe dell’Asia centrale. Mentre il grande impero moscovita scivolava verso i mari caldi inghiottendo ogni giorno, mediamente, 150 chilometri quadrati, la Gran Bretagna cercava di estendere verso nord i suoi possedimenti indiani.

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Quando lei era buona

20 €

Quando lei era buona

PHILIP ROTH

Quando era ancora una bambina, Lucy Nelson ha vissuto il fallimento di un padre alcolizzato e violento che entrava e usciva di prigione. Da allora ha sempre cercato di correggere gli uomini intorno a lei: anche se questo poteva voler dire sacrificare se stessa nel tentativo.

Con i ritratti infallibili e precisi di Lucy e di Roy, il marito infantile e sfortunato, Roth ha creato un grande quadro della vita americana e dei suoi sentimenti, dei suoi desideri e dei suoi rancori, una visione allo stesso tempo spietata e piena di compassione.

Il terzo romanzo di Philip Roth, pubblicato nel 1967 e proposto oggi in una nuova traduzione, procede con la stessa ineluttabilità della tragedia greca.

«Quando lei era buona è un passo avanti rispetto alla maggior parte dei romanzi usciti in questi anni. Roth è uno scrittore serio, uno di quelli che volge le spalle alle mode e alle aspettative, uno capace di prendersi dei rischi. Per questo e per altri motivi Roth è uno dei pochi scrittori di oggi di cui valga la pena occuparsi in futuro».

Recensione originale del «New York Times»

«Una grande, poderosa tragedia, terribile come la vita».

Stanley Elkin

 

 

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La prima vita di Céline

La prima vita di Céline
Il corazziere a cavallo Louis Destouches nella prima guerra mondiale
di Andrea Lombardi

Louis-Ferdinand Destouches (in arte Céline), uno dei massimi romanzieri del ‘900, fu un uomo dalle molte vite: direttore di piantagioni, membro di una commissione sanitaria della Società delle Nazioni, medico di periferia, scrittore, bohemien, e, infine, “collaborazionista” e reprobo. Ma la prima vita di Céline, che lo segnerà indelebilmente, sarà quella vissuta dal giovane Maresciallo d’alloggio del 12° Corazzieri Louis Destouches, scagliato con il suo cavallo nell’inferno delle battaglie della Marna e delle Fiandre nella prima guerra mondiale.

Formato 9×12, 56 pagg., 10 tavole b/n e colori, stampato su carta Dalì Neve da 120 gr., Euro 9,00

Il libro: http://lf-celine.blogspot.it/2012/10/la-prima-vita-di-celine-il-corazziere.html

L’autore: http://www.satisfiction.me/contributors/andrea-lombardi/


INFO E ORDINI DIRETTI:

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Via Onorato 9/18
16144 Genova
GE – Italia

P. IVA/C.F. 02033100997

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DISTRIBUZIONE

Nord Italia – Ritter, Milano
Centro e Sud – Libreria Editrice Settimo Sigillo, Roma
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Viaggio in Italia

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I Nipoti di Scanderbeg

Artur Spanjolli, I nipoti di Scanderbeg

Artur Spanjolli
I NIPOTI DI SCANDERBEG

Collana: Nuove Lune 61
Categoria: letteratura italiana
Pagine: 64
ISBN 978-88-497-0830-1
€ 12,00

I NIPOTI DI SCANDERBEG di Artur Spanjolli

“Il dolore e il disincanto del protagonista
di un esodo storico”

La vicenda, narrata in prima persona, racconta del secondo esodo di migliaia di albanesi verso le coste pugliesi, nell’agosto del 1991. Andi parte da Durazzo inseguendo il sogno di una vita migliore. L’Italia, l’Occidente rappresentano per la popolazione albanese una forte attrattiva in un periodo in cui in patria la miseria e il disordine, seguiti alla caduta del regime comunista, imperversano. Il viaggio della speranza di Andi dura 16 ore e a esso fanno seguito molti giorni trascorsi all’addiaccio nel porto di Bari. Le razioni alimentari scarseggiano, la situazione è al limite dell’umana sopportazione. Andi, al porto di Bari con lo zio, finge un malore per guadagnarsi un posto nell’accampamento medico, dove resterà per molti giorni e dove avrà la fortuna di rifocillarsi meglio di altri, di dormire decentemente e di lavarsi. Andi continua a fantasticare di una nuova vita, pensa al modus vivendi occidentale come a una conquista; immagine che cozza però con l’estrema tragicità della situazione reale vissuta in quel limbo. Dopo una settimana, Andi viene rispedito in Albania assieme ad altri profughi, in aereo, ma non abbandonerà il suo sogno italiano.

Artur Spanjolli è nato a Durazzo nel 1970. Dal 1992 vive in Italia, dove si è laureato in lettere. Artista e poeta, con Besa ha pubblicato Eduart (2005), La Teqja (2008), Cronaca di una vita in silenzio (2010) e La sposa rapita (2011).

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Pinocchio e la gioia di vivere

Rubbettino Editore

Comunicato stampa

Pinocchio e la gioia di vivere.
In libreria l’ultimo libro di Antonio Guidi

Esce oggi per Rubbettino “Con gli occhi di un burattino di legno”, l’appassionata e commovente biografia di Antonio Guidi

Antonio Guidi, Con gli occhi di un burattino di legno, Rubbettino, pp. 116, Euro 10, ISBN978-88-498-3379-9.

“La vita non è degna di essere vissuta per le occasioni che offre, ma è essa stessa l’occasione”. Questa frase posta a tergo riassume un po’ il senso dell’ultimo libro di Antonio Guidi Con gli occhi di un burattino di legno che Rubbettino lancia da oggi in libreria.

Si tratta di un’autobiografia di una persona che ha vissuto una vita difficile e irta di ostacoli, quegli ostacoli, non solo fisici, che un disabile incontra ogni giorno lungo il suo cammino, ma che non si è lasciato spaventare cercando di godere appieno di ogni momento che la vita ci regala. E’ un libro appassionato e appassionante che apre il cuore alla speranza e alla gioia di vivere. Sbaglierebbe però chi pensasse di trovarvi storie edificanti e “heartwarming” (per usare un aggettivo molto di moda nei claim pubblicitari americani di questo genere di libri). La disabilità, che pure ha un ruolo da co-protagonista, non è l’oggetto del libro ma è una compagna che cammina a fianco dell’autore che peraltro avverte già nella prima pagina: “La disabilità si può indossare. Se paragonata a un vestito, a volte può soffocare, altre invece sembra talmente cucita addosso da calzare perfettamente. Nel mio caso può essere paragonata a un caldo maglione di cachemire, che accarezza e scalda.”

La storia che il libro racconta è, dicevamo, una storia piena di vita, di vita che scorre accanto ai grandi eventi del nostro secondo dopoguerra, da Woodstock, agli anni ruggenti del Piper, dalle lotte a fianco di Basaglia per la chiusura dei manicomi all’amicizia con Karol Wojtyla, dalla delusione seguita all’impegno politico al proposito di lottare ogni giorno a fianco di quei disabili che, meno fortunati, non hanno potuto cogliere a pieno quelle occasioni che, pure, il mondo continua a offrire.

E’ un libro da leggere e su cui riflettere, specie in momenti come questi in cui da un lato la spesa per il sociale e per i servizi offerti alle persone con disabilità si assottiglia ogni giorno di più sotto le tanti scuri dei tagli e della spending review, e dall’altro si assiste increduli allo sperpero di danaro pubblico di cui i giornali ogni giorno danno notizia.

Il libro

Ripercorrendo la straordinaria vita di un uomo che ha lottato e ha vinto le sue battaglie, Con gli occhi di un burattino di legno racconta tra le righe settant’anni di storia italiana visti attraverso lo sguardo particolare di uno spettatore fuori dal comune.

Dall’immediato dopoguerra al governo Berlusconi, dal palco di Woodstock ai campi profughi del Libano, dall’incontro con Franco Basaglia agli affettuosi scappellotti del grande papa Wojtyla, Antonio Guidi ci prende per mano e ci accompagna, con una trascinante gioia di vivere e un pizzico di malinconia, su una strada che credevamo di conoscere, ma che d’ora in avanti non potremo più guardare con gli stessi occhi. Il suo destino, segnato da una disabilità molto grave per quegli anni, non lo scoraggia.

Uomo dotato di grande sensibilità eppure tenace, combattivo in ogni suo tentativo di farsi capire, in una lotta personale e quotidiana con i suoi arti legnosi e incontrollabili che lo fanno sentire un burattino impacciato, Antonio riuscirà a farsi strada nella vita e a costruirsi un’esistenza non soltanto "normale", ma assolutamente "speciale”.

Questo libro è un’autobiografia che tocca il cuore, una storia privata da condividere per comprenderne l’unicità. L’esperienza di un uomo dal volto noto per i media, politico, docente, che sceglie di fare il medico “per cercare di essere meno fesso dei medici che l’hanno curato”. È il racconto di una lotta fisiologica all’impegno civile, spinta dalla costante necessità di avere l’opportunità di sapere quello che si è in un mondo pieno di barriere.

“Vivere è sempre un po’ eroico”. Per tutti è così. Per un disabile lo è di più, “perché essere disabili non è bello, dura troppo.”

L’autore

Nato a Roma nel 1945, Antonio Guidi ha saputo coniugare nella sua lunga carriera la vocazione medica e l’impegno politico, ottenendo eccellenti risultati in entrambi i campi. Specializzatosi in Neuropsichiatria Infantile, ha insegnato Psicologia della Disabilità all’università "la Sapienza" di Roma, e nei primi anni Novanta ha sdoganato il tema della disabilità nei talk-show televisivi raggiungendo una grande notorietà, culminata nel 1994 con la nomina a ministro per la Famiglia e la Solidarietà Sociale. Terminata l’esperienza di governo, ha ricoperto dal 2001 al 2006 la carica di sottosegretario di Stato al Ministero della Salute. È autore di numerose pubblicazioni e volumi tradotti anche all’estero.

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Bolzano – Leggere in città 2012

dal 4 al 7 ottobre a Bolzano

“Leggere in città 2012”

Bolzano in piazza piazza Walther
trasformata in un salotto di lettura dalle ore 9 fino alla sera

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Le favole egizie e greche

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:: di nuovo disponibile :: dot
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Le favole egizie e greche svelate e riportate ad un unico fondamento
Le favole egizie e greche svelate e riportate ad un unico fondamento
Autore: Dom Antonio Giuseppe Pernety
Editore: All’insegna del Veltro
Prezzo: 26,00 euro
Per scheda e acquisto :: nesso ::
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